Oggi parliamo con Daniela Ghio la responsabile della Comunità Socio Sanitaria Betfage a Calcinato della Fondazione Mamré.

Questa è una comunità di nove persone, sono tutte ragazze, con una disabilità medio lieve con problemi psicopatologici. Daniela si occupa di tutto ciò che concerne l’organizzazione della vita quotidiana, la parte più istituzionale per Regione e segue le pratiche burocratico-amministrative.

La Comunità è gestita da una equipe di operatori e una decina di volontari; ognuno svolge attività diverse a seconda delle loro attitudini.  Ci sono delle signore che si occupano più della gestione della casa, ad esempio stirare e fare le pulizie: fanno tutto internamente, la comunità è come una grande casa, una grande famiglia. Altri volontari si occupano di accompagnamento sul territorio, fare una passeggiata, andare al cinema e attività di integrazione sociale. Hanno poi volontari che fanno trasporti con i mezzi della Fondazione.

L’obiettivo principale è l’integrazione e raggiungere il maggior grado di autonomia possibile. Per alcune ragazze abbiamo organizzato tirocini lavorativi o occupazionali; una di loro lo sta facendo in Ass. MAREMOSSO per la cernita di oggetti e vestiti di seconda mano; un’altra è in un asilo e un’altra in un negozio di alimentari. Le ospiti con le quali le esperienze di inserimento non sono andate bene frequentano centri diurni come i CSE.

Collaboriamo con diverse associazioni, oltre ad Associazione MAREMOSSO  e le sua Dispensa Sociale; Associazione Amici di Raphaël; Associazione l’Intarsio e Asscoiazione Tandem; Associazione Tempo Libero e Associazione Amici del Mare.

Un messaggio alla cittadinanza: “Io in trent’anni di lavoro ho visto un calo notevole del volontariato, ma ho visto anche tante persone affacciarsi al volontariato con aspettative che sono state ripagate molto più di quello che credevano. Penso che se una persona si coinvolge in attività volontaristiche quello che riceve è un arricchimento personale molto importante! Quindi spero che in futuro ci sia un ritorno al volontariato e ad occuparsi un po’ degli altri.”

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